SUPERTRENTO: il primo laboratorio incrementale per capire come sviluppare il corridoio liberato dai binari

SUPERTRENTO: il primo laboratorio incrementale per capire come sviluppare il corridoio liberato dai binari

E’ scattata la fase 3 di quell’esercizio di partecipazione pubblica che porta il nome di SUPERTRENTO. Dopo i quattro incontri tematici di quest’estate, adesso è tempo di progettare concretamente le linee guida che orienteranno le fasi di progettazione delle aree lasciate libere dall’interramento dei binari dal Muse all’ex scalo Filzi. Questo primo pomeriggio (di tre) svoltosi come gli altri incontri all’ex Atesina è iniziato con una amplia sintesi di quanto emerso nei quattro incontri estivi che erano stati molto partecipati.

A seguire i tecnici comunali hanno fatto il punto su alcuni progetti in corso. Nello specifico i lavori per l’hub intermodale (ex Sit) che inizieranno il 6 novembre e la ristrutturazione della stazione dei treni – tutelata dalla Sovrintendenza – per la quale sono stati stanziati 28 milioni: fine lavori prevista per dicembre 2025. Sono state poi esplicitate le varie ipotesi per collegare Trento da nord e sud come previsto dal Pums: il sistema del Nordus pare essere troppo impattante e quindi ci si sta indirizzando sull’ipotesi di un sistema di bus ad alta frequenza (il cosiddetto BRT) o di una più tradizionale tramvia.

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