Quinta notte di scontri in Francia: oltre 700 fermi

Quinta notte di scontri in Francia: oltre 700 fermi.

Quattro giorni di fiamme, protesta e devastazione. Poi, ieri, quando migliaia di persone hanno affollato la moschea Ibn Badis di Nanterre, in Francia, per qualche minuto, è calato il silenzio.

Una fila composta di parenti e amici si è riunita attorno alla salma di Nahel, il 17enne ucciso martedì scorso dalla polizia, la cui morte ha innescato enormi manifestazioni, scontri con le forze dell’ordine e atti di vandalismo in diverse città.

Per tutta la giornata dei funerali nella moschea non si è visto neppure un poliziotto. Le forze dell’ordine sono state inviate tutte nelle strade delle città in rivolta. Una quinta notte di scontri che il Ministro degli Interni francese Gérald Darmanin ha definito «più tranquilla» proprio «grazie all’azione decisiva delle forze dell’ordine».

Il bilancio che è stato fornito dal Ministero conferma il numero di 719 fermi effettuati in varie città: da Parigi a Marsiglia, da Lione a Nizza. A Rennes, Nizza e Lione ci sono stati scontri tra i manifestanti e la polizia. A Marsiglia si segnalano incidenti in varie parti della città.

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