Un’opera che consentirà di disporre di una capacità d’invaso per contenere (tecnicamente, “laminare”) le piene del torrente, per accrescere la sicurezza idraulica di Parma e del suo circondario.
È la Cassa di espansione del Baganza, i cui lavori proseguono spediti e sono arrivati al 40%. Partito nel 2020, a sei anni di distanza dall’alluvione dell’ottobre 2014, il cantiere procede nel pieno rispetto del cronoprogramma, nonostante il rallentamento imposto alla fine dello scorso ottobre a causa dell’ondata di maltempo e delle conseguenze che ha portato con sé.
Rispetto al costo iniziale di circa 80 milioni di euro,