Minorenni alla guida per due giorni a caccia di like sui social, riprendono tutto con gli smartphone.
La nonna di uno dei giovani lo aveva messo in guardia sui tragici fatti del suv di Roma
I carabinieri della Stazione di Giussano sono stati allertati durante la notte per un possibile furto di una Fiat 500 nera di proprietà di una donna 38enne brianzola, che da qualche giorno era via di casa. Poco dopo però, è giunta la chiamata del padre della donna che comunicava di aver ritrovato in prossimità del cimitero di Giussano l’autovettura danneggiata, con le fiancate completamente rigate e con le chiavi inserite.
I militari dell’Arma si sono subito portati sul posto dove, oltre all’anziano, era presente anche suo nipote, il figlio 16enne della donna.
Dai primi accertamenti, i carabinieri hanno notato che nella ricostruzione della vicenda vi erano delle incongruenze proprio sul ruolo del ragazzo.
Mossi dal sospetto che l’iniziale ipotesi del furto dell’auto potesse in realtà nascondere altro, i carabinieri hanno approfondito la situazione sentendo il giovane ragazzo prima e altri testimoni emersi poi appurando che il quadro investigativo era completamente diverso: la macchina era stata presa dal 16enne dopo aver trovato le chiavi lasciate a casa dalla madre.