Liquidati i fondi europei per la lotta contro l’immigrazione clandestina: la Tunisia si rifiuta “sì alla cooperazione, no alla carità”

Liquidati i fondi europei per la lotta contro l’immigrazione clandestina: la Tunisia si rifiuta “sì alla cooperazione, no alla carità”

La Tunisia rifiuta i fondi europei annunciati il 22 settembre concordati per la lotta contro l’immigrazione clandestina. Il Il presidente tunisino Kais Saied: importo “irrisorio” e lontano dall’intesa concordata tra le parti.
Il presidente tunisino Kais Saied aveva evidenziato la posizione della Tunisia due giorni fa dichiarando “La Tunisia non può agire come un gendarme la cui missione è proteggere i confini degli altri. Può solo difendere i suoi confini, le proprie frontiere”. Inoltre, spiegando quanto dichiarato aveva affermato Saied spiega che “La Tunisia, che accetta la cooperazione, non accetta nulla che assomigli alla carità o al favore, perché il nostro Paese e il nostro popolo non vogliono compassione e non la accettano quando è irrispettosa. Di conseguenza, la Tunisia rifiuta quanto annunciato nei giorni scorsi dall’Ue. Il suo paese sta facendo il possibile per smantellare le reti criminali che trafficano in esseri umani”. A confermare le sue parole, il rifiuto ufficiale, dei fondi stanziati dall’Unione Europea, correlati ad un impegno da parte della Tunisia nel controllo dei flussi migratori.

 » CONTINUA A LEGGERE