La Wagner ferma la sua avanzata su Mosca. Prighozhin: «Vogliamo evitare un bagno di sangue»

La Wagner ferma la sua avanzata su Mosca. Prighozhin: «Vogliamo evitare un bagno di sangue».

Erano arrivati a 200 chilometri da Mosca. Si erano ribellati e avevano puntato decisi verso la Capitale russa. Poi, l’improvviso ripensamento: «Torniamo indietro, vogliamo evitare un bagno di sangue».

La brigata Wagner ha fermato la sua avanzata a poche ore di strada da Mosca. Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari, ha spiegato che ora i suoi uomini torneranno verso sud per evitare «uno spargimento di sangue russo» da una parte o dall’altra.

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è intestato, in un comunicato diffuso su Telegram, il merito di aver negoziato con Prighozhin “lo stop ai movimenti” delle truppe della Wagner.

Prima dell’annuncio del capo dei ribelli, ore di grande tensione nella Capitale russa. In molti sono scappati, con i biglietti aerei verso l’estero esauriti nel giro di poche ore. Massiccia l’evacuazione degli edifici pubblici e il sindaco di Mosca, Sergej Semënovič Sobjanin, ha annunciato: «Lunedì giornata non lavorativa. Situazione difficile, restate a casa».

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