In Europa cresce la paura, soprattutto lungo i confini “caldi” con la Russia

In Europa cresce la paura, soprattutto lungo i confini “caldi” con la Russia

La Polonia ha già rafforzato i controlli al confine con la Bielorussia, la Germania dispiegherà in Lituania, in modo permanente, una robusta brigata di 4mila soldati. Ma Vilnius vuole di più. Preoccupata di un «vicino imprevedibile e pericoloso» come la Russia e di una Bielorussia sempre più addentro alle dinamiche putiniane, la Lituania chiede anche alla Nato di «preparare piani molto specifici per rafforzare il fianco orientale».

Cresce la paura in Europa, specie lungo i confini «caldi». Con la Russia, ora anche la Bielorussia spaventa sempre più, dopo che il presidente Aleksandr Lukashenko si è ritagliato il ruolo di grande mediatore, per fermare la «marcia su Mosca» di Prigozhin, e anche di «custode», almeno per ora, della latitanza a tre stelle del boss ribelle. Il leader bielorusso parla alla nazione, dopo che lo ha fatto  Putin lodando e ringraziando apertamente Lukashenko per l’aiuto. «Ora ci troviamo davanti a due ipotesi – analizza il ministro degli esteri lituano Landsbergis – O la Wagner viene integrata all’interno dell’esercito russo. Oppure segue Prigozhin in Bielorussia».

A confermare le più fosche previsioni è arrivata anche la notizia del via alla costruzione di un campo militare,

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