Emergenza migranti: il ministro Piantedosi “Il blocco navale sarebbe possibile completando la missione Sophia”

Emergenza migranti: il ministro Piantedosi “Il blocco navale sarebbe possibile completando la missione Sophia”

Nel corso di un’intervista il ministro dell’Interno ha rilasciato dichiarazioni sottolineando che i centri per i rimpatri vennero introdotti da un governo di centro-sinistra con la legge Turco-Napolitano.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parla della prima operazione militare di sicurezza marittima lanciata dall’ Unione Europea nel Mediterraneo centrale. “Il blocco navale potrebbe rientrare nell’Agenda Meloni, come ha spiegato il premier, se si completasse la missione Sophia”, dichiara il ministro. “Fermandosi a degli step intermedi, fece da pull factor, ebbe solo l’esito di portare qui 44mila migranti in più raccolti dalle nostre navi militari. La terza fase della missione prevedeva la possibilità, in accordo con Paesi come la Tunisia, di dispositivi congiunti per la restituzione delle persone che partono e questo sarebbe la piena realizzazione del blocco navale”, ha aggiunto Piantedosi in merito alla missione. I Centri per i rimpatri “furono introdotti nell’ordinamento italiano con la legge Turco-Napolitano, sotto un governo di sinistra. Dobbiamo accogliere chi ha diritto ma rimpatriare chi questo diritto non ce l’ha”, ha ribadito.

Il ministro approfondisce anche il ruolo dell’Europa: “La norma sui Cpr è contenuta all’interno di una cornice europea che prevede la possibilità del trattenimento fino a 18 mesi.

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